Il 24 agosto vi abbiamo raccontato come noi di In Sprint adottando i metodi che usiamo per i ns clienti siamo riusciti ad evitare di cadere nel baratro. Da quella esperienza e dai tantissimi workshop interattivi remoti che abbiamo fatto abbiamo derivato un’offerta fatta apposta per le imprese. In questo autunno la abbiamo offerta a diverse organizzazioni, multinazionali, grandi imprese manifatturiere, e manager di diverse imprese, con ampia soddisfazione. Adesso abbiamo messo a punto un programma di 2 giorni (o di 3 incontri online) un Bootcamp che consente di introdurre la business agility (la abbiamo chiamata così) nella propria organizzazione.
Con il termine Business agility intendiamo un mindset orientato al risultato finale (il perché facciamo ciò che facciamo) in cui tutti i membri di un team diano il proprio contributo al suo raggiungimento. Si attua attraverso la capacità di creare sequenze di microstrutture per garantire che l’interrelazione tra le persone produca soluzioni in cui tutti abbiano contribuito, che siano sentite proprie dai partecipanti e che siano orientate al risultato finale che si vuole raggiungere. Questa modalità è la più efficace nell’agire in un contesto complesso, come esplicitato in modo chiaro dallo schema Cynefin di Dave Snowden.

Nel corso della primavera abbiamo erogato oltre 50 workshop interattivi, mettendo a punto un formato che si è dimostrato molto efficace. Abbiamo coinvolto diversi colleghi e anche loro hanno contribuito a diffonderlo e a farne loro versioni efficaci. MashUp innovation, Liberating structures, Lightning Decision Jam, Scenario Planning e Quick & Dirty Design Sprint, così come microstrutture e sequenze originali come il Daisy Lab. Abbiamo utilizzato, scomposto, miscelato e combinato diverse microstrutture e sequenze, per arrivare a definire un concetto di business agility che fosse funzionale alle organizzazioni.
Funzionale a garantire, come nei workshop dal vivo:
- Profondità della soluzione (grazie allo sblocco del potenziale di tutti i partecipanti)
- Fiducia nella soluzione (grazie allo sviluppo della creatività e dell’empatia nei partecipanti)
- Impegno da parte di tutti i partecipanti (commitment, grazie al fatto che la soluzione emerge dai partecipanti e tutti la sentono loro)
- Velocità a diffusione nella sua implementazione (grazie all’allineamento, al mindset volto al miglioramento in ognuno dei partecipanti)
- Efficacia nella soluzione, perché i risultati del workshop vengono realizzati dal basso, quando il capo non c’è (perché i partecipanti sentono propri i risultati, perché si è allineati sulla direzione, perché il dialogo nel team è semplice e naturale, improntato agli outcome).
E funzionale a garantire ai leader che i propri team siano capaci di produrre soluzioni in autonomia, soluzione che i leader e i team sentano propria. Che ciò avvenga con la crescita delle competenze interne (individuali e organizzative) per poter continuare ad operare così all’interno dell’organizzazione. Un mindset che dia queste garanzie in generale, ma necessario per ottenere l’efficacia del lavoro outcome driven tipico dello smartworking, con:
- Focus sui risultati e non sul processo
- Lasciare la decisione dove c’è l’informazione (Intent leadership)
- Garantire autonomia e dare autorità alle persone che lavorano in team mulltiskill e distribuiti (Purpose driven Engagement).
I nostri workshop hanno dimostrato ciò ed è quindi stato naturale che diventasse una richiesta delle aziende di acquisire le competenze per poterlo utilizzare in modo diffuso nella propria organizzazione.
Per noi è stato facile pensarlo perché come facilitatori LEGO® SERIOUS PLAY® questa capacità è insita nella nostra professione. Come sviluppato anche da Richard Gold in un suo post, si può fare leva sulle caratteristiche uniche e efficaci del metodo in remoto anche senza usare il LEGO®.
Da questa esperienza abbiamo nella seconda metà dell’anno erogato un percorso per lo sviluppo interno della business agility a diverse grandi imprese. Questo ci ha permesso di verificare come, a differenza delle varie “trasformazioni” (digitali o agili o organizzative), l’approccio bottom up della business agility messo a punto da In Sprint fosse immediatamente applicabile e garantisse una estesa diffusione semplicemente perché basata sui risultati raggiunti. Meno riunioni, più efficaci, con risultati immediatamente spendibili e condivisibili, insieme ad una forte ownership, fa la differenza. E non serve il permesso dell’organizzazione, visto che se si producono risultati migliori in meno tempo chiunque a qualsiasi livello dell’organizzazione non potrà che apprezzarlo.

Noi come In Sprint siamo contenti di aver fatto da traino a tanti professionisti ed aver potuto contribuire ad un cambio di mindset in diverse grandi aziende semplicemente dimostrando la potenza della business agility.
Sappiamo che da sola non cambierà il mondo, ma di certo consentirà a tante persone di lavorare meglio e di indurre nelle organizzazioni quei cambiamenti strategici (anche accelerare le diverse “trasformazioni”) che consentiranno di gestire al meglio la complessità di questi tempi.
Se sei interessato a sviluppare un percorso di business agility nella tua azienda contattaci. A breve proporremo Bootcamp fisico e uno online per introdurre la business agility nella tua organizzazione o diventare un facilitatore di business agility. Stay tuned.