Con LEGO® Serious Play ® i processi organizzativi vengono adattati in tempo reale alla situazione competitiva che si vive in quel momento. È più facile per tutti fare strategia e lo fanno tutti nell’organizzazione, a tutti i livelli. È il vero modo di sfruttare il talento che è presente nelle organizzazioni. Perché Il focus di LEGO® Serious Play ® è il singolo individuo, non il gruppo. Coinvolge tutti nel processo decisionale, aumentando la probabilità che tutti i partecipanti condividano e onorino le decisioni e gli impegni presi nel corso del workshop.

Sono queste le considerazioni principali che nascono da un’intervista che ho recentemente rilasciato al Murate Idea Park di Firenze dove il prossimo 28 marzo conduco un Workshop LEGO® Serious Play ® per la costruzione della Value proposition.
L’intervista di Dario Carotenuto.
Spesso quando abbiamo un’idea d’impresa o abbiamo appena creato una nostra startup non riusciamo a materializzarla o comunque a visualizzare una identità chiara ed una value proposition solida.
Quali possono essere allora le metodologie e le tecniche per focalizzarla e prepararsi ad andare sul mercato? Ne abbiamo parlato con Fabrizio Faraco, esperto di project management e Facilitatore LEGO® Serious Play ®.
1 Fabrizio Faraco, Facilitatore Lego® Serious Play ®, mentor, project manager, formatore e comunicatore, a quale titolo ti senti più legato e perché?
Quello che mi piace di più è facilitatore. Nella mia vita ho sperimentato diversi ruoli. Nell’ultimo periodo come consulente sono stato un esperto, formatore, coach e facilitatore. La differenza tra i diversi ruoli può essere sintetizzata così:
- Esperto – Quando l’organizzazione cliente ha bisogno di conoscenza.
- Formatore – Quando la conoscenza deve essere trasmessa nell’organizzazione cliente.
- Coach – Quando la conoscenza ha bisogno di essere appresa dall’esperienza.
Facilitatore – Quando le soluzioni sono già nella stanza, ovvero devono essere scoperte, sviluppate e attuate dai partecipanti.
Mi piace il ruolo di facilitatore perché aiuto i partecipanti a fare emergere le soluzioni, soluzioni che sentono loro e che quindi manterranno nella pratica quotidiana, molto di più di qualsiasi brillante piano di un esperto.
LEGO® Serious Play®
2 LEGO® Serious Play ® è ormai una metodologia in voga per facilitare il pensiero creativo. Ma, per chi volesse approcciarsi a questo concetto, in cosa consiste nello specifico e come nasce?
LEGO® Serious Play ® è una tecnica per pensare, comunicare e risolvere i problemi che usa modelli costruiti con mattoncini LEGO® come metafora 3D per l’interazione tra i partecipanti. Attraverso il facilitatore che pone una serie di domande aperte tutti i partecipanti devono esprimere il proprio punto di vista. Lo fanno costruendo un modello e poi raccontando come questo modello rappresenta la risposta alla domanda posta dal facilitatore.
Questo non solo garantisce la partecipazione di tutti (tutti costruiscono e tutti raccontano), ma impedisce che ci si allinei preventivamente sull’opinione di un altro, garantendo più idee e più ricchezza nelle possibili soluzioni.
Il metodo nasce in LEGO® alla fine degli anni 90, quando l’azienda per fronteggiare un quadro strategico da brividi (fine del brevetto e processo produttivo semplice e già replicato a costi inferiori di un ordine di grandezza in Asia) attivò un processo strategico globale. Da un idea di due professori di Losanna, Robert Rasmussen e Per Kristiansen hanno sviluppato un metodo, proprietario, estremamente efficace, flessibile e diffuso.
Il Serious Play nelle organizzazioni
3 Il cosiddetto “gioco serio” dunque diventa strumento e leva per sviluppare ed identificare le proprie idee di business. Quanto possono godere di questo beneficio i manager o le aziende “tradizionali”?
Sempre più manager e imprenditori hanno bisogno di agire in un mondo che diventa più complesso. Le tecniche tradizionali di tipo “waterfall”, quelle cioè dove si facevano piani pluriennali molto accurati si rivelano sempre più inefficaci (e inefficienti). Come sempre di più è necessario gestire e comprendere la complessità. Sempre di più in azienda c’è bisogno di leadership autentica capace di coinvolgere tutti i talenti perché le soluzioni emergano da tutti, soprattutto da coloro che sono a più stretto contatto con gli utenti.
LEGO® Serious Play ® è quindi più adatta a questo scenario:
- è intanto una tecnica di tipo Plan-Do-Plan-Do-Plan-Do
- i modelli 3D rendono più facile la gestione della complessità a fini strategici, ovvero decisionali.
- I risultati strategici si ottengono in pochi giorni, rispetto ad interventi consulenziali di mesi che spesso arrivano quando la situazione è cambiata.
Coinvolgendo tutti valorizza i lonely guys e i silent heros che risultano spesso essere coloro che hanno già attuato le soluzioni più efficaci.
Insomma con LEGO® Serious Play ® è più facile attivare processi di cambiamento organizzativo verso modleii più adatti alla situazione competitiva. È più facile per tutti fare strategia.
La situazione in Italia
4 In Italia questo metodo si è diffuso a partire dai primi anni 2000. Quale è la situazione adesso?
La diffusione fino al 2014 era piuttosto marginale. Da quando l’Association of Master Trainers (quella fondata da Robert Rassmussen e Per Kristiansen) si è diffusa e il numero di facilitatori ha superato la massa critica gli interventi significativi si sono moltiplicati. Oggi possiamo contare su un comunità di circa 10.000 facilitatori che opera in tutti i paesi del mondo e in tuti i settori delle attività umane.
Questa comunità (insieme, ovviamente ad un metodo robusto e in continua evoluzione) è la nostra vera forza. Siamo in grado di operare insieme a livello globale, ognuno di noi ha sempre la possibilità di chiedere conforto ad un esperto nel settore (o nell’industry o nel singolo intervento) che ha già operato, in un processo di peer learning continuo.
Per chi volesse intraprendere la carriera consiglio di andare sul sito http://seriousplay.training per verificare il prossimo training e di interrogarsi se le sue competenze di facilitazione (come conoscenze ed esperienze da mettere in gioco) sono sufficienti a offrire valore ai potenziali clienti.

Il workshop a Firenze
5 Il 28 marzo al Murate Idea Park di Firenze si terrà il workshop dedicato alla creazione della value proposition tramite il metodo LEGO® Serious Play ®. Murate Idea Park si propone di sviluppare le idee alle imprese nel loro primo miglio. Esistono diversi gradi di workshop anche per start up già consolidate?
La definizione di una value proposition è assolutamente necessaria in fase di startup, ma non è esclusiva della start up. Tutte le aziende, anche le multinazionali devono sempre chiedersi e adattare la propria proposizione di valore al quadro in continuo cambiamento che è l’industria.
Come detto LEGO® lo ha fatto alla fine degli anni 90 quando non solo era cambiato il mercato (con l’entrata di colossi come Sony e Microsoft come concorrenti), ma il prodotto stesso era cambiato (da giocattolo a tempo di gioco) e lo ha rifatto nel 2009 quando ha completamente ristrutturato l’azienda e il brand facendosi guidare dai propri fan.
Cose che succedono
6 Sicuramente da Facilitatore LEGO® Serious Play ® avrai visto con i tuoi occhi molte situazioni divertenti. Ci racconti quella che ti ha colpito di più?
Guarda è proprio di ieri l’ultima. Avevo a che fare con un team operativo. In ogni workshop c’è sempre qualcuno molto scettico (sul LEGO®, sul gioco, sul racconto, sul non sentirsi all’altezza). Vedere che man mano che si sviluppava il workshop lo scettico cresceva nella sua capacità di guida fino a diventare il leader del gruppo è qualcosa che ti lascia una grande gioia.
È il realizzarsi di qualcosa che leggi solo nei libri e che Tim Brown (il boss di IDEO) definisce come “More importantly, talking to Extreme users can spark your creativity by exposing you to use cases, hacks, and design opportunities that you’d never have imagined.” [traduzione ancora più importante, parlare con gli utenti estremi può stimolare la tua creatività esponendoti a utilizzare casi, hack e opportunità di progettazione che non avresti mai immaginato.]